La storia

A Livorno, come in tutta Italia, sono numerosi gli spazi, sia terreni – pubblici o privati – che strutture in muratura a diverse fasi costruttive, lasciati in stato di abbandono da anni.

Livorno ha già visto diverse strutture in muratura abbandonate essere riconsegnate all’uso sociale, come l’Ex Mutua di via Ernesto Rossi, l’Ex Caserma Cosimo del Fante e l’Ex Osteria “La Bilancia” in via dei Mulini. Questo manifesto vuole, però, focalizzare l’attenzione sul terreno di 60.000 mq, compreso tra via Goito, via dell’Ambrogiana, via dell’Erbuccia, via Corazzi e via da Verrazzano.

Quest’area, che fino al 1973 era seminativa, è stata tramutata in area per servizi, dando poi la possibilità a quelli che erano i proprietari di edificare sul 20% del totale. Da quel giorno ad oggi alla proprietà si sono susseguite ben 5 cooperative edili. Teniamo a sottolineare che tutte queste ditte hanno fallito nel compito di rivalutare il territorio, nonostante la conversione di questo terreno ad edificabile, infatti nessuno dei progetti presentato all’amministrazione comunale – comprendenti impianti sportivi, centri commerciali, palazzi abitativi, strade, parcheggi – è mai partito. Di fatto l’ultimo ed unico uso per cui questo terreno è stato utilizzato è la coltivazione. Coop Italia, l’ultima delle cooperative che si è susseguita alla proprietà, è fallita portando con sé circa 30 milioni di euro di debiti verso soci, fornitori e banche: ci risulta difficile non includere questo terreno tra quelli bersaglio di speculazioni edilizie.

In 35 anni di incurie, un terreno situato in pieno centro a Livorno, storicamente adibito a coltivazioni e sottratto alla cittadinanza per realizzare opere mai avviate, è stato lasciato in completo stato di abbandono – ad eccezione di piccole parcelle curate dagli abitanti della zona – trasformandosi, così, in una sterile boscaglia di rovi e piante infestanti, dove non adibito a discarica abusiva

Questo è lo scenario che ci siamo trovati davanti lo scorso ottobre, mese d’inizio dell’occupazione da parte del Comitato Precari e Disoccupati di Livorno, di quella che è l’ultima grande area verde del centro cittadino sottraibile alla colata di cemento che negli ultimi anni ha investito Livorno.